I fondi del Governo Meloni sono agli sgoccioli ma Matteo Salvini continua a rassicurare sulla manovra economica.
E’ ormai chiaro che le risorse disponibili sono davvero poche, e far tutto è evidentemente impossibile. Il governo deve fare una scelta: a cosa dare priorità? Lunedì prenderà sicuramente il sopravvento la questione energetica, che merita attenzione più di qualsiasi altra cosa. Per tutto il resto, rimarrà ben poco, ma nonostante ciò Matteo Salvini continua a rassicurare su flat tax, riforma delle pensioni e pace fiscale.
Il Governo Meloni comunica che i fondi a disposizione sono limitati, per cui verranno presi in considerazione solo i temi più urgenti da affrontare, talvolta con quote ridotte. Eppure, secondo Matteo Salvini la manovra economica avrà al centro flat tax, riforma delle pensioni e pace fiscale. Ma in quale modo se a mancare sono proprio i soldi?
Prima l’energia…
Al primo posto ci sarà la questione energetica, che a quanto pare monopolizzerà la manovra già da lunedì, in Consiglio dei Ministri. Per tutto il resto, resteranno ben poche risorse per attuare tutte le promesse della campagna elettorale. Il leader della Lega però continua con il suo temperamento ottimista, se non proprio incoerente con le evidenze.
“In manovra daremo i primi punti fermi: innalzamento della soglia della flat tax, lo stop alla legge Fornero e l’avvio di Quota 41, una rinnovata pace o tregua fiscale, una revisione obbligatoria del reddito di cittadinanza”, ha affermato Salvini questa mattina. Poi ha precisato: “Se uno mi chiede ‘in manovra ci sarà tutto quello di cui avete parlato in campagna elettorale?’ No, questa è la prima di cinque. Ma darà un segno di cambiamento, in meno di un mese, su tanti fronti”.
Cosa succederà davvero?
Tra poco più di un mese vedremo cosa si ufficializzerà davvero in legge di bilancio, e data la situazione precaria c’è chi già inizia a ritirarsi sulle proprie parole. Sul reddito di cittadinanza la ministra del Lavoro frena su revisioni strutturali, mentre il viceministro all’Economia parla di pochi tagli per recuperare un miliardo, ma nessuna abolizione. Sulle pensioni è ormai chiaro che Quota 41 ci sarà, ma durerà solamente un anno perché troppo costosa.
Sulla pace fiscale ci dovrebbe essere un maxi-stralcio delle cartelle fino a mille euro, perché troppo costose da recuperare. La flat tax dovrebbe passare da 65mila euro a 85mila euro per le partite Iva, ma nessun innalzamento a 100mila come promesso, né tantomeno l’estensione ad altre categorie di lavoratori.